I profumi non vanno d'accordo con l'asma

Le referenze analizzate nel corso dell'evento:

- Cochrane SA, Arts JH, Ehnes C, Hindle S, Hollnagel HM, Poole A, Suto H, Kimber I. 2015. Thresholds in chemical respiratory sensitisation. Toxicology 333:179-94. 

- Kimber I, Dearman RJ, Basketter DA, Boverhof DR. 2014. Chemical respiratory allergy: reverse engineering an adverse outcome pathway. Toxicology 318:32-9. 

- North CM, Ezendam J, Hotchkiss JA, Maier C, Aoyama K, Enoch S, Goetz A, Graham C, Kimber I, Karjalainen A, Pauluhn J, Roggen EL, Selgrade M, Tarlo SM, Chen CL. 2016. Developing a framework for assessing chemical respiratory sensitization: A workshop report. Regul Toxicol Pharmacol 80:295-309.


E' proprio per questo che si dovrebbe favorire urgentemente la ricerca attraverso: 

1. Test per la diagnosi di sensibilizzazione respiratoria e per gli effetti di irritazione delle vie respiratorie.

2. Test per scoprire le sostanze chimiche irritanti e sensibilizzanti dell'apparato respiratorio tra quelle accettate per l'uso delle materie prime di fragranza.

3. Test per valutare le miscele e le composizioni delle fragranze e i suoi effetti sulle vie respiratorie. Perché non siamo mai esposti solo a una sostanza chimica in un dato momento ma a centinaia di esse.

L’asma è una patologia cronica e infiammatoria dei bronchi, che determina un restringimento delle vie aeree, provocando delle crisi caraterizzate da mancanza o difficoltà di respiro. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) gli asmatici nel mondo sono tra 100 e 150 milioni, mentre per la Global Initiative for Asthma le persone colpite sarebbero 300 milioni, quindi una su 20. L'asma è pertanto una delle patologie più diffuse nel mondo al punto da essere oggi, la terza voce di spesa dell'Assistenza Sanitaria Italiana.

 

Inquinanti atmosferici, irritanti chimici come l'ossido d'azoto, anidrite solforosa, le profumazioni generate da prodotti comuni per la pulizia della casa, del bucato, dell'igiene della persona, e ancora da spray, lacche e vernici e fumo di tabacco, sono tra fattori scatenanti le crisi.

 

In un recente studio della prof. Anne Steinemann, esperta mondiale di inquinanti ambientali, ha investigato gli effetti dei prodotti di consumo profumati, sugli asmatici nella popolazione americana. Con le seguenti conclusioni: il 99,3% degli asmatici è esposto a prodotti profumati almeno una volta a settimana. Il 64,3% riporta uno o più effetti negativi sulla salute per l'esposizione agli articoli con fragranze come: 43,3% problemi respiratori, 28,2% emicranie e 27,9% attacchi d'asma. In particolare, il 41% sviluppa problemi di salute per i profumatori d'ambiente o deodoranti, il 28,9% per i prodotti profumati del bucato, il 42,3% per sostare in una stanza pulita con detergenti profumati, il 46% per stare vicino a persone che indossano un prodotto con fragranza. Di questi effetti, il 62% verrebbe considerato disabilitante in base la legge americana per l'handicap (A.D.A). Inoltre, il 36,7 % non può utilizzare bagni pubblici per le esposizioni a prodotti profumati, il 39% deve uscire il più rapidamente possibile da un esercizio commerciale profumato, il 35,4% ha perso giornate di lavoro o un lavoro nell'ultimo anno a causa di queste sostanze presenti nell'ambiente lavorativo. Più del 50% preferirebbe che i luoghi di lavoro, le strutture sanitarie e gli operatori sanitari, gli hotel e gli aerei fossero privi di profumazione. Air Quality Atmosphere & Health (2018) 11: 3-9. https://doi.org/10.1007/s11869-017-0536-2 - Fragranced consumer products: effects on asthmatics - prof. Anne Steinemann. 

Lo stesso studio fatto di recente sulla popolazione Australiana ha riportato gli stessi risultati.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29780436

Air Qual Atmos Health. 2018;11(4):365-371. doi: 10.1007/s11869-018-0560-x. Epub 2018 Mar 17.

Fragranced consumer products: effects on asthmatic Australians.

Steinemann A, Wheeler AJ, Larcombe A.

 

I Profumi possono scatenare un attacco d'asma. American Lung Association Search: www.lungusa.org/

 

Gli inneschi comuni dell'asma includono profumi e spray per capelli.

US Food and Drug Administration www.fda.gov/fdac/features/2003/203_asthma.html

 

I prodotti profumati possono peggiorare i sintomi dell'asma.

National Institutes of Health: Heart, Lung, and Blood Institute -www.nhlbi.nih.gov/health/dci/Diseases/Asthma/Asthma_Causes.html

 

I profumi posso provocare attacchi d'asma. Asthma and Allergy Foundation of America - www.AAFA.org/templ/display.cfm?id=2⊂=25

 

Sostanze chimiche tossiche nei prodotti delle fragranze:

RC Anderson and JH Anderson. "Acute toxic effects of fragrance products" Archives of Environmental Health - 53: 138-146 (1998).

 

I profumi nelle colonie, nei dopobarba e in altri prodotti per la cura personale e negli articoli per le pulizie provocano l'asma. www.aaaai.org/patients/advocate/2001/fall/pollution.stm

 

Le colonie riducono la capacità respiratoria negli asmatici. C Shim and MH Williams."Effects of odors in asthma." American Journal of Medicine 80:18-22 (1986).

 

Gli inserti profumati nelle riviste diminuiscono la ventilazione nei pazienti con asma. P Kumar et al."Inhalation challenge effects of perfume scent strips in patients with asthma."Annals of Allergy, Asthma, and Immunology 75:429-433 (1993).

 

Gli spray profumati per i capelli abbassano la capacità respiratoria negli asmatici. E Zuskin and A Bouhuys. "Acute airway responses to hair spray preparations." New England J. Medicine 290:660-663 (1974).

 

L'asma può essere scatenata dall'esposizione ai profumi tramite i polmoni, ma anche attraverso gli occhi. Sono disponibili molteplici pubblicazioni di ricerca della prof. Eva Millqvist dell'Università di Gothenburg, Svezia. La professoressa da anni studia i sintomi asmatici o simili all'asma e utilizza anche una diagnosi diversificata di SHR -iperreattività sensoriale/SHR – sensory hyperreactivity (causata da irritazione). In quanto, circa il 70% delle materie chimiche delle fragranze innescano reazioni del nervo trigeminale. http://www.tilia.se/Research-abstracts.aspx

 

Le sostanze chimiche come quelle profumate, sono inserite dall'Unione Europea nel Regolamento dei Cosmetici, che considera il derma come via principale di assorbimento da parte dell'organismo senza valutare che le sostanze chimiche di fragranza sono volatili per loro natura e che grazie a questa caratteristica possono essere inalate. Ciò porta sia gli specialisti del settore sia i pazienti, a sottovalutare il corredo di sintomi respiratori che scatena l'esposizione.

 

L'European Centre for Ecotoxicology and Toxicology of Chemicals ha organizzato un Workshop Report No. 33, dal titolo "Chemical Respiratory Allergy: Clinical Information and How to use It and Improve It/Allergia respiratoria chimica: informazioni cliniche e come saperle utilizzare e migliorare", Madrid ottobre 2016 - Brussels marzo 2017, per affrontare questa attuale lacuna sanitaria di cui si discute da alcuni decenni. "L'allergia respiratoria chimica: definizioni, meccanismi, identificazioni dei pericoli e caratterizzazione". 

Mentre la situazione per la sensibilizzazione e irritazione della pelle è chiaramente definita e classificata, non vi è alcuna distinzione analoga per la sensibilizzazione delle vie respiratorie e l'irritazione respiratoria. Mancano dei test predittivi generalmente applicati e innanzitutto convalidati. Non ci sono linee guida per i medici che dovrebbero raccogliere e registrare questi dati sanitari. Non sono ancora stati identificati dei biomarker per gli allergeni chimici respiratori e per la sensibilizzazione delle vie respiratorie, che contribuirebbero a ridefinire gli attuali approcci di valutazione del rischio per l'uso di tali materiali, sia dal punto di vista dell'esposizione professionale che da quello del consumatore.

Mentre gli autori del workshop scrivono: "Una varietà di materiali naturali e artificiali può causare sensibilizzazione allergica delle vie respiratorie in soggetti sensibili. Tuttavia, i meccanismi coinvolti nello sviluppo dell'allergia respiratoria chimica non sono ancora compresi pienamente e non esistono modelli validati per l'identificazione degli allergeni respiratori chimici". http://www.ecetoc.org/mediaroom/ina-nutshell-chemical-respiratory-allergy-clinical-information-use-improve/