Odore di autismo

Negli Stati Uniti un bambino su 68 (dati statistici del 2010) è colpito da Disturbi dello Spettro Autistico (ASD), con una percentuale maggiore per il sesso maschile rispetto a quello femminile. L'incidenza è passata da 1:10.000 nel 1960 a 1:100 attualmente. 

In Italia, purtroppo, non è disponibile ancora un registro dei casi ASD anche se, in alcune regioni, si riscontra un aumento dei malati fino al 4% come in Emilia Romagna e Piemonte. 

Da alcuni decenni si stanno intensificando le ricerche, anche se le cause rimangono sconosciute. Solo il 10-20% dei casi potrebbe essere riconducibile a fattori genetici, quindi gli studi si stanno indirizzando sul ruolo delle esposizioni ambientali nel periodo pre e perinatale e i primi tre anni di vita in cui si giunge mediamente a una diagnosi. Gli effetti dell'inquinamento ambientale stanno colpendo i soggetti più sensibili, come le donne in gravidanza e gli organismi in fase di crescita (embrioni, feti, neonati e bambini). 'Sostanze tossiche e cancerogene si trovano a centinaia anche nel cordone ombelicale, nel latte materno, interferendo con lo sviluppo embrio-fetale, con la possibilità di dare origine a patologie che poi si manifesteranno non solo nell'infanzia, ma anche nell'età adulta, tanto che si parla di una "origine fetale delle malattie dell'Adulto": dal cancro alle patologie metaboliche, dall'infarto a quelle neurodegenerative.'(Tratto dall'intervista fatta all'oncologa Patrizia Gentilini dell'ISDE - Sostanze Killer -)

 

I Disturbi dello Spettro autistico sono caratterizzati da difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale, dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e stereotipati. Le persone affette da autismo possono presentare in misura più o meno accentuata anche disturbi degli organi sensoriali, problemi del sonno, di alimentazione, disarmonie motorie, squilibrio delle abilità cognitive, scarsa autonomia personale e sociale, autolesionismo e aggressività.

Esistono anche altre condizioni neurologiche correlate ad alterazioni dello sviluppo cognitivo infantile come la Sindrome di Asperger, il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e la riduzione del Quoziente intellettivo (QI).

 

Due recenti ricerche sono state pubblicate per investigare la relazione tra lo sviluppo dei Disturbi dello Spettro Autistico e l'esposizione alle profumazioni:

 

1) Sealey LA, Hughes BW, Steinemann A, Pestaner JP, Pace DG, Bagasra O. 

Environmental factors may contribute to autism development and male bias: Effects of fragrances on developing neurons/ I fattori ambientali possono contribuire allo sviluppo dell'autismo e al mal funzionamento maschile. Effetti delle profumazioni sui neuroni in via di sviluppo. ENVIRONMENTAL RESEARCH. Academic Press. 2015, Vol. 142.

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935115300682

2) Bagasra O, Pace DG.

Smell of autism: Synthetic fragrances and cause for allergies, asthma, cancer and autism/ Odore di autismo: fragranze sintetiche e cause di allergie, asma, cancro e autismo. 

OA Autism 2013 Jun 19;1(2):15.

http://www.informasalus.it/it/articoli/odore-autismo-allergie-asma-cancro.php

http://www.oapublishinglondon.com/article/611

 

Gli studi mettono in risalto che:

  • L'esposizione alle fragranze provoca neuro modificazioni nelle linee cellulari umane neuroblastoma.
  • I profumi dimostrano un’evidente distorsione di genere maschile con deplezione dei neuroni OXYR + e AVPR +.
  • I risultati indicano un potenziale legame tra l'esposizione alla fragranza ed errori di genere maschile nell'autismo.

La conclusione è che il ruolo delle fragranze - e soprattutto dei profumi - deve essere indagato, perché sono essenzialmente dei prodotti chimici di sintesi derivati da sostanze petrolchimiche. Queste sostanze chimiche sono altamente mutagene e causano la morte delle cellule del cervello nel feto già a concentrazioni estremamente basse.

 

Il cervello nella specie umana inizia a svilupparsi intorno al diciottesimo giorno dopo la fecondazione. Molto spesso le donne incinte non sanno di essere in gravidanza se non diverse settimane dopo il concepimento. Di conseguenza, le madri che sono esposte a certi profumi sintetici, sia tramite l'inalazione che attraverso l'assorbimento della pelle, e agli aromi alimentari chimici con l'ingestione (per esempio tramite infusi, gomme da masticare e altri prodotti che contengono aromi alimentari), possono mettere il loro embrione a rischio senza nemmeno saperlo.

 

Chiediamo che siano stanziati fondi per una ricerca pubblica e indipendente dalle industrie profumiere. Il fine è valutare non solo le reazioni allergiche da contatto, ma anche gli effettivi rischi di queste sostanze sulla salute umana, con particolare attenzione per i soggetti più sensibili, come le donne in gravidanza e gli organismi in fase di crescita (embrioni, feti, neonati e bambini). Quando si pensa all'autismo, spesso ci si focalizza solo sull'individuo, dimenticando le conseguenze che questa malattia comporta a livello famigliare, scolastico e, più in generale, sociale.